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Paravati, La Terra di Natuzza

Paravati, le cui origini sono greco-basiliane, prima dell’arrivo dei Normanni costituiva con ogni probabilità un insediamento bizantino abitato da più di un eremita intento a seguire la regola di San Basilio. A tal riguardo, secondo quanto si ricava da un Regesto Vaticano del 4 settembre 1219, gli eremiti avevano il loro centro spirituale nel monastero di Santa Venere. Un’altra notizia interessante delle poche che si hanno su Paravati – in quanto più di un carteggio è stato inghiottito dai terremoti e dagli altri disastri naturali – è relativa al 1799 e riguarda la cattura di un gruppo di giacobini che, da quanto si sa, mentre si apprestavano a raggiungere Monteleone, vennero catturati e rinchiusi dalla popolazione locale nel casino Fazzari, sito in località “Arderia”. Gli stessi vennero, poi, consegnati al cardinale Ruffo e in seguito trasferiti nel penitenziario di Favignana. Memoria pulsante di Paravati è oggi il suggestivo centro storico del paese, con i suoi rioni della Lupa e della Chiesa vecchia e con le sue case odoranti di passato segnati dal sudore della fatica di intere generazioni. Ed è qui in questi luoghi che vide la luce nella prima metà del 1900 Natuzza Evolo 

L’ARRIVO IL 13 NOVEMBRE 1993 DELLA SACRA EFFIGE DELLA MADONNA 

Piazza Nassirya. Fu qui in questo luogo nei pressi della statale 18, popolata di gente, che nel pomeriggio del 13 novembre 1993 giunse la statua della Madonna realizzata dai maestri di Ortisei. Si tratta della sacra effige che corrisponde all’esatta immagine descritta da Fortunata Evolo: “Una ragazza bellissima di 15/16 anni, vestita di bianco, con la pelle scura, sollevata da terra e tutta piena di luce”. Migliaia nonostante il maltempo le persone presenti. Da un filmato girato nella sede della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” si ricavano le parole entusiaste pronunciate dalla mistica: “è bella! è veramente una bella creatura! Sembra che rida. Vero?” E da allora ogni anno questa data viene ricordata dai Cenacoli di preghiera, tanto cari alla mistica. “La Madonna mi ha detto – diceva spesso Natuzza Evolo – che Gesù è triste perché il mondo rinnova continuamente la sua crocifissione e che pertanto bisogna fare penitenza e pregare. Allora io le ho detto, ordinatemi Madonna mia e io faccio tutto quello che volete. La Vergine Maria allora mi chiese di parlare con i miei amici e di fare un Cenacolo in ogni famiglia, pure di tre o quattro persone. Io ho quindi parlato con le persone e a poco a poco i Cenacoli sono aumentati e adesso la Madonna è tutta contenta e ogni volta mi dice. “Crescete e moltiplicatevi perché la preghiera giova tanto per la riparazione dei peccati e del modo e per salvare i giovani”. La Madonna mi dice anche che è più importante il rosario e dare l’esempio agli altri. Poi pian piano e poco alla volta: “Il rosario, una paginetta del vangelo commentata e una volta al mese l’ora di guardia”. Questo ha chiesto, non molte cose. Natuzza aggiunse anche che “la Madonna dice sempre siate umili e caritatevoli”. 


(A cura di Vincenzo Varone, Giornalista)

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